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Eride, mediatrice linguistica e culturale a Malta

trasferirsi a malta

Trasferirsi a Malta: la storia di Eride, mediatrice culturale e linguistica

Eride e Odoardo condividono la forte passione per i viaggi e per le avventure in Paesi lontani. Dopo aver vissuto in Portogallo, Repubblica Ceca, Regno Unito, Spagna e Israele, ora, da circa due anni e mezzo hanno deciso di trasferirsi a Malta. Eride è una mediatrice linguistica e culturale e attualmente lavora in una multinazionale farmaceutica. Anche quest’avventura sull’isola di Malta, però, sta per giungere al termine, infatti, presto voleranno in Cambogia per una nuova opportunità di lavoro offerta a Odoardo.

Eride, quando e per quale motivo hai deciso, insieme al tuo ragazzo, di trasferirti a Malta?

L’avventura maltese inizia nel lontano aprile 2013, quando insieme al mio ragazzo sono venuta a trovare un amico che si era trasferito qui da qualche mese e, con la scusa di farci una vacanza, abbiamo iniziato a cercare lavoro. Lavoro che è arrivato pochissime settimane dopo per una scuola di inglese.

Di cosa ti occupavi in Italia?

In Italia, in quel momento, non lavoravo perché ero appena tornata da un’altra esperienza all’estero, una borsa di studio Leonardo a Siviglia, dove ho lavorato per un’agenzia di viaggi.

Ed ora, invece, di cosa ti occupi?

Sono mediatrice linguistica e culturale e per un anno e mezzo ho gestito il mercato italiano di una scuola di inglese, poi ho cambiato e da circa un anno lavoro in una multinazionale farmaceutica e mi occupo di quality.

E’ stato difficile per te trovare lavoro sul posto?

Assolutamente no. Ammetto di avere avuto anche una buona dose di fortuna, perché mi sono trovata nel posto giusto al momento giusto. Infatti nel giro di due settimane da quando ho dato il mio CV, mi sono trasferita per iniziare subito a lavorare.

Secondo te, Malta offre maggiori opportunità lavorative rispetto all’Italia?

Il mercato è sicuramente più aperto: la domanda di lavoro è elevata e l’offerta, forse, lo è ancora di più. Le persone con un profilo specialistico, soprattutto IT, ingegneria e finanza, sono quelle con maggiori possibilità. Ovviamente devono anche possedere un buon livello di inglese.

Quali sono le maggiori difficoltà da affrontare durante un trasferimento sul posto?

C’è senz’altro una differenza culturale, nonostante la vicinanza con l’Italia. Trovare casa non è così facile come si possa immaginare, soprattutto dopo la crescita esponenziale che ha avuto il mercato immobiliare nell’ultimo anno. L’organizzazione della burocrazia non è il punto forte di Malta, infatti è simile a quella italiana.

A chi consiglieresti Malta e a chi no?

Bella domanda, grazie per avermela fatta. Penso che potrei scriverci un libro a riguardo. Sconsiglio Malta a chi è disperato e cerca “un lavoro qualsiasi”, senza spiccicare una parola di inglese. Capisco il fatto che i maltesi se la cavino con l’italiano, ma con l’italiano qui si fa ben poco. È ottima invece per studiare inglese per via del clima favorevole e della buona preparazione dei professori delle scuole. Consiglio vivamente Malta agli imprenditori e ai liberi professionisti per via delle tasse basse; la consiglio agli specialisti, come detto prima, in IT, finanza o ingegneria, e a chi sa l’inglese.

Avete anche dato vita al blog: www.queidue.it. Qual è stata l’esigenza che vi ha spinto a creare il vostro diario virtuale?

I numerosi viaggi e trasferimenti ci hanno spinto alla creazione del nostro blog per raccontare la nostra esperienza e le nostre avventure. Parliamo principalmente di Malta e di Israele (Paese in cui il mio compagno Odoardo ha vissuto 6 mesi) e a breve parleremo del nostro prossimo trasferimento.

Cosa vorreste trasmettere attraverso i vostri articoli pubblicati sul blog?

Non è necessario organizzarsi per mesi prima di partire per una vacanza, non sono necessari migliaia di euro per una vacanza fatta bene. Vogliamo far conoscere Malta dal punto di vista di chi ci vive da due anni e mezzo e non solo da chi ci viene in vacanza una settimana a luglio.

Quali Paesi avete visitato? E quale fra questi vi è rimasto nel cuore?

Quali Paesi? Sono, fortunatamente, un bel po’. Abbiamo vissuto in diversi Paesi negli ultimi anni: Portogallo, Repubblica Ceca, Regno Unito, Spagna, Malta e Israele. Durante questi spostamenti abbiamo anche viaggiato abbastanza. La Giordania ci ha riempito il cuore e gli occhi di quei colori unici di Petra e del deserto di Wadi Rum e la cordialità del popolo giordano è qualcosa che non dimenticheremo facilmente.

Eride, mi hai detto che a breve e dopo 2 anni e mezzo di vita maltese, partirete per una nuova avventura. Dove siete diretti questa volta?

Questa volta siamo diretti più lontano, lasciamo la nostra amata Europa per un’opportunità lavorativa di Odoardo in Cambogia. Il salto nel buio e lo shock culturale sono cose che ci spaventano già ora che non abbiamo ancora lasciato Malta.

Cosa vi ha dato Malta che l’Italia non è stata in grado di darvi?

Direi soprattutto considerazione. Tanti CV mandati in Italia e mai una risposta e, se c’era una risposta, era per una proposta di stage non retribuito. Qui, seppur senza un’esperienza lavorativa rilevante, si sono interessati al mio CV e alle mie competenze dandomi la possibilità di fare colloqui.

E perché avete deciso di lasciare l’isola?

È tempo di cambiare aria e cercare nuove opportunità altrove. Odoardo si può dire abbia esaurito le possibilità lavorative nel suo campo qui a Malta e io non vedo l’ora di seguirlo per una nuova avventura. Quindi abbiamo preso la palla al balzo per cercare direttamente qualcos’altro in un altro Paese. Inoltre, ad essere sincera, Malta inizia a starci un po’ stretta (è un’isola di nemmeno 40 km!)

Quali sono i vostri progetti futuri?

Conoscere un nuovo Paese, una nuova cultura e un nuovo continente. Io, personalmente, sto studiando per conseguire l’esame DITALS, ovvero per l’insegnamento della lingua italiana a stranieri, e spero di poter sfruttare questo titolo in diversi ambiti all’estero, magari proprio in Cambogia.

eride@queidue.it

A cura di Nicole Cascione

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