Malta, alla scoperta di un inedito e imponente Caravaggio

by Isola di Malta – la guida

 

Siamo abituati a pensare a Malta come all’isola delle vacanze, dei set hollywoodiani, del gioco d’azzardo. Eppure c’è un’altra Malta, fatta di arte e di cultura, di storia e antichi tesori.

Gli stessi che le hanno permesso di diventare Capitale Europea della Cultura 2018. L’isola ha, infatti, molto da offrire a livello artistico.

A partire dai suoi tre siti dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’umanità: la capitale La Valletta, l’Ipogeo di Hal Saflieni – una suggestiva struttura sotterranea di sale e tombe risalente al 4000 a.C. – e i templi megalitici.

Senza dimenticare le sue numerose fortezze e le chiese, importanti testimonianze di come nell’arcipelago situato nel cuore del mar Mediterraneo si siano alternati nel corso dei secoli fenici, greci, cartaginesi, romani, arabi, normanni, aragonesi, Cavalieri di Malta, francesi e inglesi.

In particolare c’è un tesoro che, forse più degli altri, sta a cuore ai maltesi. Si tratta di due opere del grande artista Caravaggio che proprio a Malta ha vissuto per un periodo della sua vita. In fuga da Roma per una condanna a morte, il pittore nel 1607 trovò rifugio sull’isola dei Cavalieri che rappresentava per lui anche una grande occasione di lavoro.

Qui ottenne il cavalierato per motivi artistici, ritrasse il Gran Maestro Alof de Wignacourt. Entrò nelle grazie del Cavaliere di Malta Fra’ Antonio Martelli che dipinse in una tela, ora esposta a Palazzo Pitti. Nel 2009 Malta celebrò i 400 anni della presenza di Michelangelo Merisi con una bellissima mostra a La Valletta.

Sebbene molti dei dipinti del periodo maltese siano adesso in altri luoghi, come “L’Amorino Dormiente” patrimonio della Galleria Palatina di Firenze, sull’isola sono rimaste due delle più belle opere del maestro, una delle quali è visibile solo varcando il portale barocco della Concattedrale di San Giovanni Battista a La Valletta.

Si tratta della “Decollazione di San Giovanni Battista” che dipinse nel 1608. Imponente, come solo le opere di Caravaggio sanno essere, questo quadro colpisce per le sue dimensioni: 5 metri di lunghezza e più di 3 di altezza. Unica composizione che riporta la firma dell’autore, nel dipinto si nota lo spirito macabro tipico del genio italiano, a partire da un fiume di sangue del santo colto negli ultimi attimi della sua vita.

La seconda opera, conservata anch’essa nella Concattedrale di San Giovanni a La Valletta, è il “San Girolamo scrivente”. Realizzata sempre nel 1608, la tela è piena di dettagli e riflette sullo scorrere del tempo in modo meno drammatico, anche se non meno intenso. Un capolavoro assoluto che vale la pena vedere e ammirare quanto il sole e le spiagge dell’isola.