San Giuliano a Malta
Situata lungo a nord della capitale maltese di La Valletta, la cittadina di San Giuliano è rinomata oggi soprattutto per Paceville, un’area interamente dedicata ai servizi rivolti al turista. Hotel ristoranti, locali, negozi e discoteche ne fanno uno dei luoghi d’incontro prediletti dai turisti, ma anche da molti maltesi.
Fino agli inizi del XX secolo, però, San Giuliano era il tipico paese costiero: tranquillità, natura e pace ne scandivano le giornate. Questa calma la si deve soprattutto al fatto che la costa nord di Malta è relativamente più “giovane” rispetto altri luoghi isolani. I temuti attacchi arabi che fecero scalpore nel XV secolo, fecerò sì che tutta la costa nord di malta non venisse edificata, nè tantomeno popolata, fino al 1565, dopo la drastica diminuzione delle razzie arabe.
San Giulano deve parte della propria storia a Fra Paolo Spinola, che nel 1688 fece erigere il Palazzo che ne porta il nome. Per suo volere il palazzo venne eretto “per la comunità, ed il suo intrattenimento” (così recita l’iscrizione nel portico), e dalla sua costruzione iniziò lo sviluppo edile e sociale del paese di San Giuliano. Palazzo Spinola venne ingrandito nel 1733, ma passò – come il resto di San Giuliano – sotto la dominazione francese, diventando quartier generale delle truppe del Generale Claude Henri Vaubois.
La chiesa di San Giuliano, invece, viene citata per la prima volta nel 1601 dal Vescovo Tommaso Gargallo, dai cui scritti si evince sia che la costruzione della chiesa risale al 1580, sia la volontà dei 600 cittadini di farne una parrocchia. La cittadina costruita alla fine del 1600 prese quindi il nome del Santo Patrono del luogo: San Giuliano, conosciuto come San Giuliano l’Ospitaliere o San Giuliano il Povero.
Qualche curiosità
La cittadina di San Giuliano ospita un grattacielo – polo finanziario della cittadina – di 98 metri: la torre di Portomaso
San Giuliano è il santo patrono dei cacciatori
Prima della Riforma, il giorno di San Giuliano si celebrava il 27 gennaio, oggi il 12 febbraio…ma i maltesi lo festeggiano (nel vero senso della parola) l’ultima domenica di agosto con feste, falò sulla spiaggia e processioni.